L'ortesiologia plantare è una branca specialistica nata con lo scopo di produrre dispositivi in grado, attraverso la modifica della modalità con cui il piede interagisce con il suolo (o più nello specifico, delle forze principali che, in caso di patologia, si trovano in uno stato di non equilibrio), di risolvere o attenuare tutti quei sintomi che abbiano un'origine meccanica.

Per quanto ne sia estremamente diffusa la produzione (ed il conseguente utilizzo) in ormai tutto il mondo, la creazione di plantari veramente su misura, cioè individualizzati sulla base di una valutazione clinica previa che vada al di là della mera presa d'impronta associata ad esame baropodometrico, risulta tutt'ora una pratica rara, seppur fondamentale per la risoluzione di problematiche i cui fattori d'origine vadano oltre la semplicistica e generica giustificazione del "cattivo appoggio" del piede.

Facente parte del vasto ambito delle terapie fisiche, la laserterapia risulta estremamente utile nel trattamento sintomatico di alcune condizioni dolorose (prevalentemente di tipo infiammatorio).

Viene utilizzata con lo scopo di promuovere la rigenerazione tissutale in caso di lesioni complesse o per ridurre dolore ed edema in caso di tendinopatie/artropatie, svolgendo una funzione terapeutica (come monoterapia o in associazione ad altri trattamenti) anche nei casi di verruche croniche o infezioni dermatofitiche.

Sfruttando le proprietà della luce emessa a 4 diverse lunghezze d'onda, viene concentrata e trasferita una quantità di energia molto elevata sulla superficie di interesse, che viene poi trasformata dall'organismo in energia chimica attraverso dei meccanismi cellulari.

Sebbene la laserterapia non risulti, se eseguita isolatamente, una soluzione definitiva per la maggior parte delle situazioni cliniche (non agisce sulle cause, ma solo sui sintomi), se inserita in un contesto terapeutico globale risulta estremamente efficace nell'accelerare le tempistiche di guarigione.

L'onicocriptosi, o unghia incarnita, è una problematica molto comune che spesso assume un andamento recidivante nel tempo, soprattutto quando sono presenti fattori anatomici predisponenti (come un'ipertrofia della pelle intorno all'unghia, o delle malformazioni dell'unghia stessa) che pongono le basi per un peggioramento nel tempo quando associati alla presenza di alterazioni biomeccaniche.

Se nei casi meno gravi o episodici esistono plurime strategie che si possono mettere in atto per trattare questa situazione clinica, nell'eventualità in cui si verifichino più recidive o il quadro clinico non possa essere risolto con le classiche tecniche di rieducazione ungueale o taglio corretto, la cauterizzazione chimica parziale della matrice ungueale permette, attraverso un processo non chirurgico (non sono previste incisioni) e che necessita di una piccola anestesia locale (prescritta da un medico), di risolvere definitivamente la problematica modificando permanentemente la struttura ungueale  e garantendo ottimi risultati sia sotto l'aspetto funzionale, sia estetico.

Utilizzati molto sullo sportivo, i bendaggi funzionali realizzati attraverso Tape Anelastici hanno lo scopo di limitare, in caso di necessità, quei movimenti articolari che talvolta possono risultare patologici per determinate strutture.

Per quanto la loro efficacia sia quantificabile nel breve termine, possono essere molto utili sia come terapia di prova atta a valutare previamente la potenziale efficacia di un'ortesi plantare, sia come terapia propria qualora sia necessario mettere in sicurezza meccanica determinate strutture durante lo svolgimento di attività specifiche di breve durata.

Le patologie ungueali, pur essendo estremamente diffuse, rientrano in un ambito di specializzazione medico-sanitario estremamente di nicchia.

La carenza di figure sanitarie specializzate nel settore spesso porta ad un mancato riconoscimento della reale problematica e conseguentemente allo svolgimento di trattamenti non contestualizzati alla situazione clinica effettiva.

Che si tratti di onicocriptosi (unghia incarnita), onicomicosi (infezione da dermatofiti), di un traumatismo o di un'onicopatia associata ad una patologia sistemica, l'inquadramento previo della problematica risulta fondamentale per impostare un trattamento efficace nel medio-lungo termine.